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  • Santuario, Parrocchia

IL PENSIERO SUL VANGELO FESTIVO

3 Aprile  2016

Seconda Domenica di Pasqua


Si mostra vivo dopo l'esperienza assurda della morte in croce. Viene in mezzo ai Suoi che sono rinchiusi nel cenacolo per paura dei giudei e forse anche per vergogna dinanzi a se stessi per non aver seguito il Maestro fino alla fine. Viene il Risorto, entra a porte chiuse (ci deve entrare, non possono rimanere al chiuso i suoi!) e porta come primo dono la Pace. Non quella degli slogans, delle sciarpette, quella a buon mercato. Non a caso mostra le Sue ferite. É una  pace responsabile e impegnativa, dono proprio di chi é disposto a dare fino al dono totale di sé, senza misura.
La Pace, lo Spirito, il Perdono e la capacità di perdonare, la Missione ... tutti doni che il Risorto affida a quei fifoni rinchiusi. Non ha mai sofferto di avarizia il Maestro. E non ha controllato la qualità dei Suoi prima di far doni. Ha donato con sovrabbondanza. Con questi doni si mostra loro come il Primo e l'Ultimo, come Colui che ha potere sulla morte del cuore e della vita. Il frutto dell'incontro con Lui é sempre  la Gioia. I Suoi giorono al vederlo.
Ma... non c'era con loro Tommaso...
In punta di piedi un rimprovero a Tommaso e uno alla comunità (ad ogni comunità di tutti  i tempi):
  • Tommaso perché non eri con tutti gli altri? Perché non sei rimasto in comunità? Pensavi di rimanere solo con le tue paure? non immaginavi che il Risorto ti avrebbe spiazzato anche ora? Ti capisco caro Tommaso. Ti immagino. Forse da lontano quel venerdi santo avevi assistito alla crocifissione del tuo Amico. Avevi lasciato tutto per Lui anni prima, ti eri mostrato capace di andare a morire con Lui. Poi hai sentito quei chiodi che sembravano dover bloccare per sempre quelle mani sempre aperte verso tutti e quei piedi che hanno attraversato ogni luogo pur di cercare fino all'ultimo ogni adamo disperso. Non ce la facevi a guardare oltre il Venerdì santo. Quando l'ho capito mi hai commosso da morire. Assomigli tanto ad una mia amica quando mi disse di essere morta 15 anni prima con la morte del figlio. Pure la tua vita era bloccata alle 15 di quel terribile Venerdì. Capisco la tua reazione...Vuoi vedere, toccare... Vuoi superare il Venerdi santo. Ma non ti basta la parola dei tuoi amici. Vuoi che si faccia presente Lui stesso. E Lui viene. Anche per te. E Lui ti ha mostrato non i muscoli, ma le ferite. Perché tuttti quanti noi siamo ció che amiamo e ciò che soffriamo... E tu sei sprofondato dinanzi a Lui con quella meravigliosa esclamazione che mi piace ripetere quando viene alzata l'Ostia consacrata...'Mio Signore e Mio Dio!'
  • E a quella comunità e a tutte le comunità vorrei chiedere perché non siete andati a cercare Tommaso??!! Non l'avete visto quella prima domenica, l'avete perso di vista? e quando il Risorto vi ha dato tutti quei doni avete cercato prima di tutto Tommaso? vi sembrava irrecuperabile? O in fondo i suoi dubbi erano pure i vostri e avete preferito con la sua assenza adempiere al 'pochi ma buoni'? 

Don Tonino Bello poi saggiamente aveva ricordato che oggi la gente, anche chi non crede dice a noi Chiesa: se non vedo nella tua carne i segni della passione non crederò. Una bella provocazione per credere che l'esperienza del Risorto non ci isola sull' 'isola dei beati' ma ci porta lontano verso i tanti Tommaso assetati di Pasqua. 

Buona domenica in compagnia di Tommaso, nostro 'Gemello' (Didimo). Con lui verso una fede più audace, meno rinchiusa e trasformata dall'Incontro personale con Lui per andare verso tutti.
Felice domenica!!!

don Vito