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RIENTRO DELLE IMMAGINI DEI SANTI MEDICI IN SANTUARIO A TERMINE DEL RESTAURO

PROGRAMMA
SABATO 3 MARZO 2012

Ore 17,30:Rientro e Accoglienza delle Immagini in Santuario

Ore 18,00: Santa Messa

Ore 19,00: Illustrazione dell’intervento di Restauro a cura del Restauratore Valerio Iaccarino

a seguire: Ricollocamento delle Immagini nella loro teca

Tutta la manifestazione si potrà seguire in diretta streaming su

www.santimedici.org

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IL RESTAURO DEI SANTI MEDICI

Le statue dei santi medici, ascrivibili alla prima metà del XVIII secolo, risultano composte di teste e mani in legno mentre i corpi sono in bronzo argentato. Questi ultimi sono stati realizzati nel 1982 in sostituzione degli ormai fatiscenti manichini a gabbia con fantoccio in crine. I calzari invece sono in argento.

I lavori di restauro hanno avuto inizio in seguito all’autorizzazione concessa dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia in data 13/01/2012 sotto la direzione della dott. ssa Filomena Barbone e con la supervisione del sig. ra Anna Scagliarini, assistente restauratore del laboratorio di restauro della Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia.

Dopo aver trasportato i simulacri nel laboratorio di restauro della ditta Iaccarino L.V. e Zingaro G., di Andria, si è dato inizio ai lavori di restauro che hanno previsto una serie di operazioni. Dapprima si è proceduto ad analizzare gli strati di ridipinture presenti sulle parti lignee adoperando la lampada di Wood che ha messo in evidenza gli strati di ridipinture e stuccature presenti. Dopo aver smontato teste e mani, queste sono state sottoposte a disinfestazione perché fortemente attaccate dall’azione del tarlo che aveva lesionato i manufatti. Passo successivo sono state le indagini stratigrafiche; in accordo con la Direzione Lavori sono stati effettuati saggi sulla pellicola pittorica che hanno permesso di evidenziare  tre strati di ridipintura e giungere alla cromia originaria oltre che i diversi interventi di restauro precedenti che avevano provveduto ad integrare le lacune con stuccature in cera. In seguito si è provveduto a consolidare le strutture lignee con iniezioni di Paraloid B 72 effettuate nei fori del tarlo già esistenti. Tutte le integrazioni precedenti a base di cera e stucco sono state rimosse e sostituite da nuove stuccature a base di gesso di Bologna e colla animale. Le lacune della pellicola pittorica sono state integrate con colori ad acquerello come base e rifinite a vernice usando la tecnica del tratteggio, come suggerito dalla Direzione Lavori. I manufatti infine sono stati protetti da un velo di vernice.