PARROCCHIA - MATERIALE PASTORALE

VIA CRUCIS 2023

VIACRUCIS 
MEDITAZIONIEPREGHIERE

dimons.ANGELOCOMASTRI
(Colosseo,anno2006)


Due parole peraccompagnarti nel cammino

Percorrendola‘ViadellaCroce’,veniamofolgoratidadue certezze: lacertezza del potere devastante del peccato e la certezza del poteresanante dell’Amore di Dio.

Il potere devastante del peccato: la Bibbia non si stanca di ripetereche il male è male perché fa male; il peccato, infatti, èautopunitivo, perché contiene dentro di sé la sanzione. Ecco alcuni testilucidissimi di Geremia: “Essi seguirono ciò che è vano e diventarono lorostessi vanità” (Ger 2, 5); “La tua stessa malvagità ti castiga e le tueribellioni ti puniscono. Riconosci e vedi quanto è cosa cattiva e amara l’avereabbandonato il Signore tuo Dio e il non aver più timore di me” (Ger 2, 19);“Le vostre iniquità hanno sconvolto tutto e i vostri peccati tengono lontanoda voi il benessere” (Ger 5, 25).

E Isaia non è da meno: “Pertanto dice il Santo di Israele: ‘Poichévoi rigettate questo avvertimento e confidate nella perversità e nellaperfidia, ponendole a vostro sostegno, ebbene questa colpa diventerà per voicome una breccia che minaccia di crollare, che sporge su un alto muro, il cuicrollo avviene in un attimo, improvviso, e si infrange come un vaso di creta, frantumatosenza misericordia, così che non si trova tra i suoi frantumi neppure un cocciocon cui si possa prendere fuoco dal braciere o attingere acqua dalla cisterna’.”(Is 30, 12-14) E, dando voce ai sentimenti più genuini del popolo di Dio, ilprofeta esclama: “Siamo diventati tutti come una cosa impura e come pannoimmondo sono tutti i nostri atti di giustizia: tutti siamo avvizziti comefoglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come vento” (Is 64, 5).

Ma, nello stesso tempo, i profeti denunciano l’indurimento del cuoreche produce una terribile cecità e non fa più percepire la gravità del peccato.Ascoltiamo Geremia: “Dal piccolo al grande tutti commettono frode; dalprofeta al sacerdote tutti praticano la menzogna. Essi curano la ferita del miopopolo, ma solo alla leggera, dicendo: ‘Bene, bene!’ ma bene non va. Dovrebberovergognarsi dei loro atti abominevoli, ma non si vergognano affatto, non sannoneppure arrossire” (Ger 6, 13-15).

Gesù,entrandodentroquestastoriadevastatadalpeccato,si èlasciato aggredire dal peso e dalla violenza delle nostre colpe: per questomotivo guardando Gesù si percepisce chiaramente quanto sia devastante ilpeccato e quanto sia malata la famiglia umana: cioè, noi! Tu ed io!

Però – ecco la seconda certezza! – Gesù ha reagito al nostro orgogliocon l’umiltà; ha reagito alla nostra violenza con la mitezza; ha reagito alnostro odio con l’Amore che perdona: la Croce è la vicenda attraverso la qualel’Amore di Dio entra nella nostra storia, si fa vicino a ciascuno di noi ediventa esperienza che risana e salva.

Non ci può sfuggire un fatto: fin dall’inizio del suo ministero Gesùparla della “sua ora” (Gv 2, 4), di un’ora “per la quale Egliè venuto” (Gv 12, 27), di un’ora che saluta con gioia esclamandoall’inizio della sua Passione: “È giunta l’ora!” (Gv 17, 1).

La Chiesa custodisce gelosamente la memoria di questo fatto e nelCredo, dopo aver affermato che il Figlio di Dio  “si è incarnato nelseno della Vergine Maria e si è fatto uomo”, subito esclama: “Fucrocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto”.

Fu crocifisso per noi! Gesù,morendo,sièimmersonell’esperienzadrammaticadellamortecosì come è statacostruita dai nostri peccati; ma, morendo, Gesù ha riempito di Amore ilmorire e quindi l’ha riempito di presenza di Dio: con la morte di Cristo,allora, la morte è vinta, perché Cristo ha riempito la morte esattamente dellaforza opposta al peccato che l’ha generata: Gesù l’ha riempita di Amore!

Attraversolafedeeilbattesimonoisiamomessi a contatto con lamorte di Cristo, cioè con il mistero dell’Amore con cui Cristo l’ha vissuta evinta… e così inizia il viaggio del nostro ritorno a Dio, ritorno che avrà ilsuo compimento nel momento della nostra morte vissuta in Cristo e con Cristo:cioè nell’Amore!

Percorrendola‘ViadellaCroce’,làsciatiprenderepermano da Maria:chiediLe una briciola della sua umiltà e della sua docilità, affinché l’Amoredi Cristo Crocifisso entri dentro di te e ricostruisca il tuo cuore sullamisura del Cuore di Dio.

Buon cammino!
+ ANGELO COMASTRI

* * *


NOSTRA GLORIA È LA CROCE DICRISTO
       

Nostra gloria è la Croce di Cristo,In Lei la vittoria.Il Signore è la nostra salvezza,La vita, la Risurrezione.
Non c'è amore più grandeDi chi dona la sua vita.O Croce, tu doni la vitaE splendi di gloria immortale.
O Albero della vita, 
Che ti innalzi come un vessillo, 
Tu guidaci verso la meta, 
O segno potente di grazia.


Tu insegni ogni sapienzaE confondi ogni stoltezza.In Te contempliamo l'amore,Da Te riceviamo la vita.



O DIO,TU SEI IL MIO DIO

O Dio, tu sei il mio Dio,
ti cerco dall'aurora, 
di te ha sete l'anima mia, 
a te anela la mia carne.

Ti cerco come terra arida,
anelo a Te come a una fonte,
così nel tempio t'ho cercato
per contemplare la tua gloria.

Le labbra mie daranno lode a Te
per la tua grazia infinita.
Così benedirò il tuo nome
a Te alzerò le mie mani.

Nel mio giaciglio Ti ricordo,
ripenso a Te nelle mie veglie;
per Te esulterò di gioia
all'ombra delle tue ali.


PREGHIERA INIZIALE

Il Celebrante:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello SpiritoSanto.
R. Amen
- Signore Gesù, la tua passione
è la storia di tutta l’umanità:
quella storia dove i buoni vengono umiliati,
i miti ... aggrediti, gli onesti ... calpestati
e i puri di cuore vengono beffardamente derisi.
- Chi sarà il vincitore? Chi dirà l’ultima parola?
- Signore, il peccatore da salvare sono io:
il figlio prodigo che deve ritornare, sono io!
Signore, concedimi il dono delle lacrime
per ritrovare la libertà e la vita,
la pace con Te e la gioia in Te.

PRIMA STAZIONE
Gesù è condannato a morte

V/.Tiadoriamo,oCristo,etibenediciamo.
R/. Perché con la tua santa Croce hai redento ilmondo..

Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 22-23.26
Disse loro Pilato: «Che farò dunque di Gesù chiamato il Cristo?».
Tutti gli risposero: «Sia crocifisso!».
Ed egli aggiunse: «Ma che male ha fatto?».
Essi allora urlarono: «Sia crocifisso!».
Allora rilasciò loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò aisoldati perché fosse crocifisso.

MEDITAZIONE

Questascenadicondannalaconosciamobene:
ècronacaquotidiana!
Però una domanda ci brucia nell’anima:
perché è possibile condannare Dio?
Perché Dio, che è Onnipotente, si presenta
nella veste della debolezza?
Perché Dio si lascia aggredire dall’orgoglio e dalla prepotenza
e dall’arroganza umana?
Perché Dio tace?

PREGHIERA CORALE

Signore,
quantoèfacilecondannare!
Quantoèfacilelanciaresassi:
isassi del giudizio e della calunnia,
i sassi dell’indifferenza e dell’abbandono!

Signore,Tuhaisceltodistare
dallapartedeivinti,
dalla parte degli umiliati e dei condannati.

Padre Nostro


Santa Madre, deh voi fate,
che le piaghe del Signore
siano impresse nel mio cuore.

SECONDA STAZIONE
Gesù è caricato della Croce

Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 27-31 
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gliradunarono attorno tutta la coorte. Spogliatolo, gli misero addosso un mantoscarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con unacanna nella destra; poi mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano:«Salve, re dei Giudei!».
E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sulcapo. Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli feceroindossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo.

MEDITAZIONE

NellapassionediCristosièscatenatol’odio,
ilnostro odio, l’odio di tutta l’umanità.
Nella passione di Cristo, la nostra cattiveria ha reagito di fronte alla bontà,
il nostro orgoglio è esploso con irritazione
di fronte all’umiltà,
la nostra corruzione si è risentita
di fronte alla splendente limpidezza di Dio!

E così noi… siamo diventati la croce di Dio!
  
PREGHIERACORALE

SignoreGesù,
Tuseientratonellastoriaumana
el’haitrovata ostile a Te, ribelle a Dio,
impazzita a causa della superbia,
che fa credere all’uomo
di avere una statura grande
... come la sua ombra!

Curami,Gesù,conlatuapazienza,
sanamiconlatua umiltà,
restituiscimi la statura di creatura:
la mia statura di piccolo…
infinitamente amato da Te!

TERZA STAZIONE
Gesù cade per la prima volta

Dal libro del profeta Isaia. 53, 4-6 
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per i nostri delitti,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza
si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
  

MEDITAZIONE

Secondoilpensieroumano,
Diononpuòcadere
...e invece cade. Perché?
Non può essere un segno di debolezza,
ma soltanto un segno d’amore:
un messaggio d’amore per noi.

Cadendosottoilpesodellacroce,
Diogridaanoi che non vogliamo sentire:
“Uscite dal peccato, perché vi fa male.
Vi toglie la pace e la gioia;
vi stacca dalla vita e fa seccare dentro di voi
la sorgente della libertà e della dignità”.

Uscite!Uscite!

PREGHIERA CORALE

Signore,
abbiamosmarritoilsensodelpeccato!
SignoreGesù,apricigli occhi:
fa’ che vediamo il fango
e lo riconosciamo per quello che è,
affinché una lacrima di pentimento
ricostruisca in noi il pulito
e lo spazio di una vera libertà.
Aprici gli occhi, Signore Gesù!

QUARTA STAZIONE
Gesù incontra la Madre

Dal Vangelo secondo Luca. 2, 34-35.51
Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: «Egli è qui per larovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perchésiano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggeràl’anima». 
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madreserbava tutte queste cose nel suo cuore.

MEDITAZIONE

Ognimadre è visibilità dell’amore,
è domicilio di tenerezza,
è fedeltà che non abbandona,
perché una vera madre ama
anche quando non è amata.

Mariaè la Madre!
In lei la femminilità non ha un’ombra,
e l’amore non è inquinato
da rigurgiti di egoismo
che imprigionano e bloccano il cuore.

PREGHIERA CORALE

SignoreGesù,
abbiamotuttibisognodellaMadre!
Abbiamobisognodiunamore
che sia vero e fedele.
Abbiamo bisogno di un amore
che non vacilli mai,
un amore che sia rifugio sicuro
per il tempo della paura,
del dolore e della prova.
Signore Gesù,
abbiamo bisogno di Maria!

QUINTA STAZIONE
Gesù è aiutato da Simone di Cirene
a portare la Croce

Dal Vangelo secondo Matteo27,32;16,24
Mentreuscivano,incontraronounuomo di Cirene, chiamato Simone, e locostrinsero a portare su la croce di Gesù.
Gesù disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno vuol venire dietro a me,rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua».

MEDITAZIONE

SimonediCirene,
tuseiunpiccolo,unpovero,
unosconosciuto contadino,
di cui non parlano i libri di storia.

Eppuretufailastoria!

Tu ci ricordi che Cristo ci aspetta
nella strada, sul pianerottolo,
nell’ospedale, nel carcere ...
nelle periferie delle nostre città.
Cristo ci aspetta ...

PREGHIERA CORALE

SignoreGesù,
sistaspegnendol’amore
eilmondodiventafreddo,
inospitale, invivibile.
Spezza le catene che ci impediscono
di correre verso gli altri.
Aiutaci a ritrovare noi stessi nella carità.


SESTA STAZIONE

La Veronica asciuga il volto di Gesù

Dal libro del profeta Isaia. 53,2-3 
Nonhaapparenzanébellezza
perattirarei nostri sguardi,
non splendore per potercene compiacere.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia
. 

 MEDITAZIONE

Il volto di Gesù è bagnato dal sudore
è rigato dal sangue,
è coperto di sputi insolenti.
Chi avrà il coraggio di avvicinarsi?

Una donna!

Una donna esce allo scoperto
tenendo accesa la lampada dell’umanità
... e asciuga il Volto:
e ritrova il Volto!

PREGHIERA CORALE

SignoreGesù,
basterebbeunpasso
eilmondopotrebbecambiare!

Basterebbeunpasso
einfamigliaritornerebbelapace;
basterebbeun passo
e il mendicante non sarebbe più solo;
basterebbe un passo
e l’ammalato sentirebbe una mano
che gli stringe la mano
... per sanare ambedue.

Aiutaci,Signore!


SETTIMA STAZIONE

Gesù cade per la seconda volta

Dal libro del profeta Geremia12,1
Tuseitroppogiusto,Signore,
perchéiopossadiscutere con te.
Ma vorrei solo rivolgerti una parola sulla giustizia.
Perché le cose degli empi prosperano?
Perché tutti i traditori sono tranquilli?

MEDITAZIONE
Lanostraarroganza,lanostraviolenza,
lenostreingiustizie
pesano sul corpo di Cristo.
Pesano ... e Cristo cade ancora
per svelarci il peso insopportabile
del nostro peccato.

Ma cos’è che oggi, in modo particolare,
colpisce il corpo santo di Cristo?

PREGHIERA CORALE

SignoreGesù,
entranellenostrecase
eintonailcantodella vita.
Riaccendi la lampada dell’amore
e facci sentire la bellezza
di essere legati gli uni agli altri
in un abbraccio di vita:
la vita alimentata
dal respiro stesso di Dio,
il respiro di Dio-Amore.

SignoreGesù,
salvalafamiglia,
affinchésiasalvalavita!

SignoreGesù,
salvalamia,
lanostrafamiglia!

OTTAVA STAZIONE
Gesù incontra le donne di Gerusalemme

Dal Vangelo secondo Luca. 23,27-29.31
Lo seguiva una gran folla di popolo e di donne che si battevano il petto efacevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso le donne,disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voistesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: Beate lesterili e i grembi che non hanno generato e le mammelle che non hannoallattato...
Perché se trattano così il legno verde, che avverrà del legno secco?».

MEDITAZIONE

Ilpianto delle mamme di Gerusalemme
è soltanto una piccola goccia
del fiume di lacrime versato dalle mamme:
mamme di crocifissi, mamme di assassini,
mamme di drogati, mamme di terroristi,
mamme di stupratori, mamme di pazzi:
… ma sempre mamme!
Il pianto però non basta.

Il pianto deve tracimare in amore che educa,
in fortezza che guida, in severità che corregge,
in dialogo che costruisce, in presenza che parla!

Ilpianto deve impedire altri pianti!

 PREGHIERACORALE

SignoreGesù,
tuconosciilpiantodellemadri,
tuvediinogni casa l’angolo del dolore,
tu senti il gemito silenzioso
di tante mamme ferite dai figli:
ferite fino a morire… restando vive!

SignoreGesù,
asciugalelacrimedellemamme,
affinchéilsorrisoritornisul volto dei figli,
sul volto di tutti.

NONA STAZIONE
Gesù cade per la terza volta

Dal libro del profeta Abacuc1,12-13;2,2-3
Nonseitufindaprincipio, Signore,
il mio Dio, il mio Santo?
Tu dagli occhi così puri
che non puoi vedere il male
e non puoi guardare l'iniquità,
perché, vedendo i malvagi, taci
mentre l'empio ingoia il giusto?

«Scrivilavisione
eincidilabenesulletavolette
perchélasi legga speditamente.
È una visione che attesta un termine,
parla di una scadenza e non mentisce;
se indugia, attendila,
perché certo verrà e non tarderà»
.

MEDITAZIONE

La divisione del mondo in zone di benessere
e in zone di miseria... è l’agonia di Cristo oggi.
Il mondo infatti è composto di due stanze:
in una stanza si spreca
e nell’altra si crepa;
in una si muore di abbondanza
e nell’altra si muore di indigenza;
in una si teme l’obesità
e nell’altra si invoca la carità.

Perchénonapriamounaporta?
Perchénonformiamounasola mensa?
Perché non capiamo che i poveri
sono la terapia dei ricchi?
Perché? Perché? Perché siamo così ciechi?

 PREGHIERA CORALE

SignoreGesù,
l’uomocheviveperaccumulare
Tul’haichiamatostolto!

Sì, è stolto chi pensa
di possedere qualcosa,
perché uno solo è il Proprietario
del mondo.

SignoreGesù,
fa’finireloscandalo
chedivideilmondo
inville e baracche.
Signore, rieducaci alla fraternità!

DECIMA STAZIONE
I soldati si dividono le vesti di Gesù

Dal Vangelo secondo Giovanni19,23-24
Isoldatipoi,quandoebberocrocifissoGesù,preserole sue vesti e nefecero quattro parti, una per ciascun soldato, e la tunica. Ora quella tunicaera senza cuciture, tessuta tutta d’un pezzo da cima a fondo. Perciò disserotra loro: Non stracciamola, ma tiriamo a sorte a chi tocca.

MEDITAZIONE

Isoldati tolgono la tunica a Gesù
con la violenza dei ladri
e tentano di rubargli anche
il pudore e la dignità.

MaGesù è il pudore, Gesù è la dignità
dell’uomo e del suo corpo.

PREGHIERA CORALE

SignoreGesù,
attornoallapurezza

èstato astutamente imposto
un generale silenzio:
un silenzio impuro!
Addirittura si è diffusa la convinzione
- totalmente bugiarda! -
che la purezza sia nemica dell’amore.

Delresto, Signore,
se uno non è padrone di se stesso,
come potrà donare se stesso?


UNDICESIMA STAZIONE
Gesù è inchiodatoalla Croce

Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 35-42  
Dopo averlo quindi crocifisso, si spartirono le sue vesti tirandole a sorte. Esedutisi, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo, posero lamotivazione scritta della sua condanna: «Questi è Gesù, il re dei Giudei».
Insieme con lui furono crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra. Equelli che passavano di là lo insultavano scuotendo il capo.

MEDITAZIONE

Quellemanichehannobenedettotutti
orasonoinchiodatealla croce,
quei piedi che hanno tanto camminato
per seminare speranza e amore
ora sono attaccati al patibolo.

Perché,oSignore?
Peramore!

Perchélapassione?
Peramore!
Perchélacroce?
Per amore!

Perché,oSignore,nonseiscesodallacroce
rispondendoalle nostre provocazioni?

Non sono sceso dalla croce
perchéaltrimentiavreiconsacrato
laforzacomesignoradel mondo,
mentre è l’amore l’unica forza
che può cambiare il mondo.
 

PREGHIERA CORALE
GesùCrocifisso,
inostriocchivedono
letuemaniinchiodate
eppure capaci di dare la vera libertà;
vedono i tuoi piedi fermati dai chiodi
eppure ancora capaci di camminare
e di far camminare.

Gesù Crocifisso,
è finita l’illusione
di una felicità senza Dio.
Gesù Crocifisso,
abbi pietà di noi peccatori!

DODICESIMA STAZIONE
Gesùmuore sulla Croce

Dal Vangelo secondo Giovanni. 19, 25-27 
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria diClèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei ildiscepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!».

Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre! ».
E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.  

MEDITAZIONE
L’uomostoltamentehapensato:Dioèmorto!
Dallacrocenasce la vita nuova di Saulo,
dalla croce nasce la conversione di Agostino,
dalla croce nasce la povertà felice
di Francesco d’Assisi,
dalla croce nasce la bontà irradiante
di Vincenzo de’ Paoli;
dalla croce nasce l’eroismo
di Massimiliamo Kolbe,
dalla croce nasce la meravigliosa carità
di Madre Teresa di Calcutta,
dalla croce nasce il coraggio
di Giovanni Paolo II,
dalla croce nasce la rivoluzione dell’amore:
per questo la croce non è la morte di Dio,
ma è la nascita del suo Amore nel mondo.

BenedettasialacrocediCristo!

PREGHIERA CORALE
SignoreGesù,
nelsilenziodiquestaserasisentela tua voce:
Ho sete! Ho sete del tuo amore!”.

Nel silenzio di questa notte
si sente la tua PREGHIERA CORALE:
Padre, perdonali! Padre perdonali”.

Nel silenzio della storia si sente il tuo grido:
Tutto è compiuto”.

Che cosa è compiuto?
Vi ho dato tutto, vi ho detto tutto,
vi ho portato la più bella notizia:
Dio è amore! Dio vi ama!
”.

Nel silenzio del cuore si sente la carezza
del tuo ultimo dono:
Ecco la tua mamma: la mia mamma!”.

GrazieGesù,
perchéhaiaffidatoaMaria
lamissionedi ricordarci ogni giorno
che il senso di tutto è l’Amore:
l’Amore di Dio
piantato nel mondo
come una croce!
Grazie, Gesù!
 

TREDICESIMA STAZIONE
Gesùè deposto dalla Croce
e consegnato alla Madre

Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 55.57-58;
C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esseavevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.
Venuta la sera giunse un uomo ricco di Arimatèa, chiamato Giuseppe, il qualeera diventato anche lui discepolo di Gesù. Egli andò da Pilato e gli chiese ilcorpo di Gesù. Allora Pilato ordinò che gli fosse consegnato.

MEDITAZIONE
Ildelittoècompiuto:
noiabbiamouccisoGesù!

E le piaghe di Cristo bruciano
nel cuore di Maria,
mentre un solo dolore
abbraccia la Madre col Figlio.

La Pietà!
Sì, la Pietà
grida, commuove e ferisce
anche chi è solito fare ferite.

La Pietà!
A noi sembra
di aver compassione di Dio
e invece – ancora una volta –
è Dio che ha compassione di noi.

La Pietà!
Il dolore
non è più disperato
e mai più lo sarà,
perché Dio è venuto a soffrire con noi.

E con Dio si può disperare?

PREGHIERA CORALE

OMaria,
inquelFigliotuabbracciognifiglio
esenti lo strazio
di tutte le mamme del mondo.

O Maria,
le tue lacrime passano di secolo in secolo
e rigano i volti
e piangono il pianto di tutti.

O Maria,
tu conosci il dolore… ma credi!
Credi che le nuvole non spengono il sole,
credi che la notte prepara l’aurora.

O Maria,
tu che hai cantato il Magnificat,
intonaci il canto che vince il dolore
come un parto da cui nasce la vita.

O Maria,
prega per noi!
Prega perché arrivi anche a noi
il contagio della vera speranza.

 

QUATTORDICESIMA STAZIONE
Gesù è deposto nel sepolcro  

Dal Vangelo secondo Matteo. 27, 59-61 
Giuseppe, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lodepose nella sua tomba nuova, che si era fatta scavare nella roccia; rotolatapoi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti alsepolcro, Maria di Màgdala e l'altra Maria.

MEDITAZIONE

La vita talvolta rassomiglia
a un lungo e mesto sabato santo.
Tutto sembra finito,
sembra che trionfi il malvagio,
sembra che il male sia più forte del bene.

Ma la storia non finisce nel sepolcro,
esplode nel sepolcro:
così ha promesso Gesù,
così è accaduto e accadrà!


PREGHIERA CORALE

SignoreGesù,
ilSabatoSanto
èilgiornodelvuoto,
il giorno della paura e dello smarrimento,
il giorno in cui tutto sembra finito!

Ma il Sabato Santo non è l’ultimo giorno:
l’ultimo giorno è la Pasqua,
la Luce che si riaccende,
l’Amore che vince ogni odio.

SignoreGesù,
mentresiconsumailnostroVenerdìSanto
esi ripete l’angoscia di tanti Sabati Santi,
donaci la fede tenace di Maria
per credere nella verità della Pasqua;

donaci il suo sguardo limpido
per vedere i bagliori
che annunciano l’ultimo giorno della storia:
un nuovo cielo e una nuova terra
già iniziati in Te,
Gesù Crocifisso e Risorto.
Amen!

 

TI SALUTO O CROCE SANTA


Ti saluto, o Croce santa,
che portasti il Redentor;
gloria, lode, onor ti canta
ogni lingua ed ogni cuor.

1. Sei vessillo glorioso di Cristo,
sei salvezza del popol fedel.
Grondi sangue innocente sul tristo
che ti volle martirio crudel Rit.

2. Tu nascesti fra braccia amorose
d’una Vergine Madre, o Gesù.
Tu moristi fra braccia pietose
d’una croce che data ti fu.

3. O Agnello divino, immolato
sull’altar della croce, pietà!
Tu, che togli dal mondo il peccato,
salva l’uomo che pace non ha.