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31 Gennaio 2016
IV Domenica del Tempo Ordinario
A Nazareth il
Nazareno, agli inizi della sua vita pubblica, riceve il primo 'non ci stiamo'. Un mondo che vive da
sempre tra 'mi piace' e 'non mi piace', boicotta la Verità. I Suoi ascoltatori vorrebbero un dio a
proprio 'uso e consumo'. Ma così può essere il vitello d'oro, gli idoli, non certo il Dio vivo e
vero che palpita nella carne nella prassi di Gesù. Speravano nelle raccomandazioni divine, a buon
mercato, senza sforzo. 'Tanto siamo Suoi compaesani, ci conosciamo bene' pensavano. Ma Dio non si
lascia comprare da niente e nessuno. Non sarebbe Dio. Nessuno, nemmeno i credenti e neanche la
Chiesa può menar vanto di possederlo. Gesù avverte la Sua storia vicina a quella di tutti i profeti
d'Israele, mandati da Dio per invitare alla fedeltà all'Alleanza e resuscitare la Speranza. Senza
confini e preclusioni. Egli si fa vicino anche a chi non conta, a chi é fuori dalla cerchia, dal
recinto, dai perimetri sacri.
Verità scomoda, portata
lontana, ai margini estremi della città. Ma, lo sappiamo, nonostante tutto nemmeno la Morte riuscirà
a zittirlo.
Respingerlo é fonte di tristezza,
accoglierlo segna l'inizio della Gioia.
A tutti viene
l'invito a non tirarci indietro. A non snobbare la Verità, a non adattarla. Discepoli della Verità
(nella Carità). Fino alla fine. senza rinunciare. Mai!
Buona
domenica a tutti !!!!!
Un pensiero speciale per il nostro Seminario
diocesano nella Giornata del Seminario. A tutti i ragazzi e giovani in formazione l'augurio di una
vita autentica capace si scorgere il sogno di Dio e il coraggio per realizzarlo.
don Vito