Due cortei. In uno al centro c'é Lui con i Suoi amici, i dodici. Nell'altro al centro c'é un giovane morto, figlio unico di madre vedova e una folla che si dimena nel dolore. Due cortei, dunque, con al centro, in uno la Vita, nell'altro la morte.

E Colui che é venuto a  portare la vita e la vita in abbondanza non passa oltre. La morte non é indifferente  per Dio. Egli si ferma, si avvicina alla bara, un senso di rabbia nei confronti della morte lo assale. La morte spoglia gli uomini ma anche Dio dei tesori più cari, degli affetti. Aveva bussato già alla vita di quella donna la morte portandole via il marito, ora ritorna compiendo l'azione più dura e ingiusta al mondo: si porta via il figlio, l'unico figlio che poi aveva. Sembra un dramma nel dramma.

Dio non si rassegna alla morte. Richiama alla vita quel giovane e lo ri-consegna alla madre. E i due cortei diventano finalmente uno solo in cui la Vita continua a festeggiare la vita, nonostante le sue ferite e le sue ombre.

Signore noi vorremmo che ogni volta si ripeta questo miracolo. Anzi vorremmo che mai più la morte bussasse allla vita.

Il  Vangelo mi incoraggia a credere che questo é anzitutto il tuo desiderio. Forse anche Tu sei impotente in tante situazioni.... Ma a me basta sapere che non Ti rassegni alla morte, che il Tuo Vangelo non é l'inno dei rassegnati ma il canto di coloro che, seppure con le lacrime agli occhi, cantano l'Alleluja della Vita e sognano che il Tuo desiderio di vita esploda in maniera piena e definitiva.

Intanto aiuta anche noi a non passare mai oltre quei cortei dove la vita é rallentata o bloccata. Aiutaci a portare almeno una goccia di vita e di luce dove la morte e il buio hanno preso il sopravvento. Che le nostre scelte portino vita, avvicinandoci e prendendo per mano. Come hai fatto Tu.

Buona domenica a tutti!

Don Vito