Nel suo viaggio verso Gerusalemme viene 'costretto' a fermarsi dal grido di 10 lebbrosi. La loro presenza é già una invocazione di aiuto, un appello a superare ogni possibilità di vivere da isolati nei confronti di tutto e di tutti. Il miracolo accade. Vengono guariti. Tutti e 10. Miracolo ancora più grande é che nel cuore di uno di loro (il Samaritano, l'eretico-abusivo) nasce il desiderio di ritornare dal Maestro per ringraziarLo.

Fiore raro la gratitudine.

Eppure necessario, non tanto a Dio quanto a se stessi, per riconoscersi dentro una benevolenza che ci risuscita dalle prigioni e dagli isolamenti e ci immette in una fraternità più grande. Su 10 uno ce la fa. Gli altri si lasciano schiacciare dalla logica del dovuto o del meritato. Ma cosí la vita non ha meraviglie, non ha sussulti, non si apre alla gioia. Tutto sembra poca cosa. Tutto diventa scontato. Una routine permanente.
La vita ha bisogno di una passione più forte che la faccia ardere.

Per questo Dio non si tira indietro.