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Premurosamente e sempre la vigna è sotto lo sguardo
solerte e vigile del padrone. Una vigna che è fatta continuamente oggetto di cure. Come fa chi ama
con ció che ama.
Eppure i frutti non arrivano. L'uva è acerba. A Dio piace l'uva. Ma non quella
acerba.
Gli esperti hanno pensato che la vigna fosse loro possesso. Ne hanno fatto quello che
hanno voluto fino a far fuori il Figlio. Ancora una volta il Regno viene nel segno del fallimento. É
la pietra scartata dagli esperti a divenire garanzia di solidità di
tutto l'edificio. Potenza e prepotenza servono altro. Il Vangelo è forza libera e rigenerante.
La vigna sta a cuore a Dio perché i frutti devono saziare la fame di verità e di carità che ogni
persona porta con sé. I contadini, gli esperti, hanno il compito di farsi complici dei progetti del
padrone. Altrimenti la vigna passa nelle mani di altri. E quante volte (!!!) i frutti arrivano da
dove e da chi non ti immagini, da altri perimetri e da altre esperienze. Eppure il padrone non
chiede eroismi. Attende l'uva. Al tempo giusto. Acerba non gli piace.
Buona domenica a tutti.
don Vito