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10 Giugno 2018
Non aveva nemmeno il tempo per mangiare. C'era una passione forte, calda,
gratuita che lo spingeva a farsi prossimo verso ogni persona specie quella piú sfigurata dal male
fisico, spirituale o morale. Ogni solitudine diventava per lui soglia da attraversare per
accompagnare, guarire, risanare, liberare, rimettere in piedi. Eppure persino 'i suoi'
esclamano 'è fuori di sè'. Verissimo! Non so se gli davano del 'matto' ma comunque hanno rivelato
una verità: Lui ha il suo baricentro nel cuore stesso del Padre e i battiti di quel cuore diventano
frequenza su cui sintonizzare tempi, parole, gesti, silenzi. La Sua vita non è autocentrata. Al
centro ci sono il Padre e tutti i figli del Padre, gli ultimi soprattutto. Follia come lo sarà la
croce ma in realtà tutta la sua vita...
Dalla citta santa scendono, poi, gli scribi e lo accusano di liberare dal
male nel nome del dio delle mosche. Ostinazione assurda verso il Bene e la Verità. Chiusura
assoluta. È la bestemmia contro lo Spirito Santo, non riconoscere la venuta del Regno nella carne
povera e bellissima del Nazareno.
E poi vengono i suoi parenti e Lui rivela una parentela piú profonda. Gli
appartiene chi fa la volonta del Padre. Nessuna etichetta potrà autorizzare mai nessuno a
sequestrare l'Uomo-Dio guidato dal Vento dello Spirito che porta nella sua umanitá i palpiti del
cuore stesso di Dio.
Davanti a questo amore val la pena consegnarsi senza imitare i nostri progenitori che
pensavano che Dio potesse fermarsi davanti alle foglie di fico. La nosta verità-nudità diventi
occasione per un affidamento totale e colmo di amore.
Buona domenica a tutti !!!
Don Vito.
