'L'incredulità di Tommaso ha giovato a noi molto più, riguardo alla fede, che non la fede degli altri discepoli'.

(Gregorio Magno)

Una volta tanto ci contagi non la fede ma l'incredulità. La fede come viaggio meraviglioso  e drammatico, capace di attraversare sentieri scoscesi come sono le ferite del Nazareno. Le ferite, non i muscoli. Pietro dirà che 'dalle Sue piaghe noi siamo stati guariti'. Se l'ha capito Pietro... se si è avventurato Tommaso... anche per noi Lui traccerà una via di resurrezione. Grazie a Tommaso, nostro fratello gemello, col suo dubbio conduce anche noi ad una fede che non si accontenta del sentito dire ma desidera credere in prima persona senza vergognarci se come i piccoli hanno bisogno di vedere e toccare. Il Maestro lo legga come un desiderio struggente di Lui. Come fa chi ama. 

Buona domenica a tutti!!!

Don Vito