Sul Monte il Maestro continua a svelare l'identità del discepolo. Senza mezze misure. Altrimenti non si é né sale né luce, rischiando l'insignificanza. Da buon ebreo Egli riprende le 10 parole che Dio aveva donato sul Monte attraverso Mosé e le riporta a nuova e totale profondità. É una "ecologia integrale" del cuore che viene presentata e additata come misura del Regno. Senza scappatoie e senza rigidismi e maschere, evitando che "fatta la legge si trovi l'inganno". La legge sarà sempre un aiuto per l'uomo, come le 10 parole che peró sono "il minimo", sono la linea di confine per non ritornare in Egitto in una modalità di relazioni dove gli altri, se stessi e pure Dio possono essere usati, consumati e abusati per il proprio "tornaconto" e magari per accrescere pure la propria e le altrui schiavitù. Non basta non far del male. Occorre diventare beati, far del bene, vivere relazioni libere e liberanti a partire dalla Relazione primaria con Colui che, creandoci e liberandoci continuamente, fa nuove tutte le cose. L'unico capace di riportare la Luce nelle nostre notti.

Felice domenica a tutti.

Don Vito.